A proposito di Antonia Klugmann
Antonia Klugmann è nata a Trieste e la sua cucina rappresenta un vibrante omaggio alla sua regione natale, il Friuli-Venezia Giulia. Nel 2006, a 27 anni, ha officiato presso l'Antico Foledor Conte Lovaria, nella provincia di Udine ; quindi, nel 2010, s’è lanciata in nuovo ambizioso progetto. Ha fatto costruire il suo ristorante nel Collio Goriziano. L’Argine ha aperto i battenti 4 anni dopo. Questo ristorante gastronomico nel cuore della campagna ha fatto incetta di riconoscimenti: classificato nella Top 100 dei ristoranti europei dall’ « Opinionated About Dining », « 4 cappelli » sulla Guida Espresso e una stella sulla Guida Michelin. Qui la chef si serve di prodotti locali e concepisce menu equilibrati, incentrati sulle verdure e ispirati al mondo intero. La Klugmann ha partecipato a numerose trasmissioni culinarie e ha fatto parte della giuria del MasterChef Italiano (stagione7). Questa chef condivide con passione il suo profondo rispetto per la natura. Gli acquisti sono oculati, il numero dei convitati ristretto, opera una politica di riduzione dei rifiuti, attraverso l’impiego dell’integralità degli ingredienti… Sono queste le preoccupazioni al cuore della sua cucina, gustosissima e inventiva.
A proposito di Manon Fleury
Diplomatasi nel 2012 presso il prestigioso istituto alberghiero parigino Ferrandi, Manon Fleury ha cominciato a fare esperienza nelle cucine di Alexandre Couillon, e poi nel ristorante triplamente stellato di Pascal Barbot. Nel 2015 ha raggiunto le cucine del Blue Hill, a Stone Barns. Nel 2016, non appena tornata a Parigi, Eric Trochon, nominato « Meilleur Ouvrier de France » (MOF), l’ha promossa sous-chef del suo ristorante stellato Le Semilla. Nel 2018, Manon Fleury ha preso i comandi del ristorante parigino Le Mermoz, conquistando i critici. La Fleury incarna oggi una nuova generazione di chef consapevoli di avere tra le mani il futuro della gastronomia, e capaci di conciliare alta cucina, salute e rispetto della materia vivente. Al Monte-Carlo Beach, che ha appena raggiunto, presenta una carta all’insegna di una cucina eco-responsabile, locale e bio, che rinnoverà una stagione dopo l’altra.