Concert Kareen Guiock Thuram au Monte-Carlo Jazz Festival - Monaco

Monte-Carlo Jazz Festival

Kareen Guiock Thuram - PianoForte : Baptiste Trotignon, Bojan Z, Éric Legnini, Pierre de Bethmann

Kareen Guiock Thuram - PianoForte : Baptiste Trotignon, Bojan Z, Éric Legnini, Pierre de Bethmann
Venerdì 24 novembre 2023 (CONCLUSO)

Kareen Guiock Thuram & PianoForte: due concerti il 24 novembre all'Opéra Garnier di Monte-Carlo con Baptiste Trotignon, Bojan Z, Éric Legnini, Pierre de Bethmann per Pianoforte e il concerto di Kareen Guiock Thuram, un omaggio a Nina Simone.

Informazioni
  • Data: 24 novembre 2023
  • Sala del concerto: Opera Garnier Monte-Carlo
  • Tipo di concerto: Seduto e numerato
  • Apertura al pubblico: ore 20
  • Inizio del concerto: ore 20:30
  • Dress code: Abbigliamento corretto
  • Età minima: 7 anni
  • Mail: [email protected]
  • Sito ufficiale: https://www.kareenguiockthuram.com

Pianoforte

Quattro pianisti sul palco, quattro figure immense della scena jazz e infinite possibilità musicali. Pianoforte è una parola semplice che unisce talento e brio al plurale, a otto mani, per un momento musicale eccezionale.

Le tastiere ed il jazz hanno una lunga storia d'amore. Tra il pianoforte, l'organo Hammond e il Fender Rhodes, tutti i musicisti hanno assaporato le possibilità dell'improvvisazione. Non sorprende quindi che quattro dei più importanti pianisti jazz francofoni di oggi, tutti e quattro vincitori di un premio Victoire du Jazz, abbiano voluto condividere questo desiderio di suonare insieme e sfruttare, ancora e ancora, le più meravigliose combinazioni armoniche e melodiche!

 

Baptiste Trotignon

Nel 2014, il giovane quarantenne, descritto da Le Monde come "Una lezione, un modello, la perfezione dalla A alla Z", è tornato all'arte del trio con "Hit", sul quale ha invitato il maestro del groove Jeff Ballard. Nel 2016, mentre pubblica un progetto del tutto originale che fonde jazz e classica su Kurt Weill con Kate Lindsey (Thousands of miles, acclamato dal New York Times), firma con la prestigiosa etichetta SonyMusic, svelando prima due splendidi album che esprimono il suo amore per le tradizioni sudamericane (Chimichurri con l'argentino Minino Garay e Ancestral Memories con il cubano Yosvany Terry).

Nel 2018 ha ricevuto il prestigioso Echo Jazz Award in Germania nella categoria e ha eseguito in prima assoluta il suo primo pezzo sinfonico Hiatus et Turbulences con l'Orchestre Philharmonique de Radio-France, seguito pochi mesi dopo dal suo secondo pezzo per pianoforte e orchestra L'air de rien, un concerto in cui ha anche suonato per la prima volta il 1° Concerto di Mozart prima di suonare il 9° Concerto del Jeune homme poco dopo! Infine, l'artista ha appena pubblicato Brexit Music, cover di pop inglese (Police, Radiohead...) in trio jazz.

 

BOJAN Z

Musicista pluripremiato, Bojan Z (per Zulfikarpasic) ha uno stile molto caraterristico che sembra sempre sfuggire alle classificazioni. Mescola e distorce armonosiamente il suo variopinto bagaglio musicale, che spazia dalla solida formazione classica, alla musica brasiliana e ai Beatles, al folk balcanico, al blues e al jazz.

I suoi album più recenti sono stati pubblicati da Emarcy, tra cui il suo capolavoro solista Soul Shelter, che gli è valso il premio "Artista dell'anno" alle Victoires du Jazz 2012, e in cui contrappone il suo pianoforte Fazioli preferito ai suoni sfilacciati del suo Fender Rhodes truccato, battezzato "xenofono", che è diventato una delle sue firme. E più recentemente, l'album As Is per l'etichetta Paradis Improvisé.

 

Eric Legnini

Eric Legnini è uno degli artisti jazz più rinomati e ricercati in Francia e all'estero. Negli ultimi anni, è stato programmato come leader o sideman nei più prestigiosi festival jazz in Francia e in Europa.

Dopo il suo quarto album, Eric Legnini ha intrapreso un primo trittico: Miss Soul, Big Boogaloo e Trippin', 3 opere articolate intorno ad un lavoro di ricerca sul trio. Il secondo trittico ruota attorno alla voce: The Vox (Victoire du Jazz nel 2011), Sing Twice! e infine il suo nuovo progetto, Six Strings Under. Dopo aver introdotto la voce nel suo lavoro, con il contributo principale di Krystle Warren nell'album The Vox, Eric Legnini continua a mettere in evidenza questo "strumento" in Sing Twice! con il lato pop-folk di Emi Meyer, il lato più soul e blues di Hugh Coltman e il tocco afro-funk di Mamani Keita del Mali: e ha aperto le porte alla terza parte di questa ricerca.

 

Pierre de Bethmann

Co-leader del trio PRYSM, ha registrato quattro album per la Blue Note e ha effettuato numerose tournée in Francia e in Europa, oltre che in Giappone, Stati Uniti e Canada. Dopo diverse residenze artistiche, in particolare all'AmphiJazz de l'Opéra de Lyon, al Théâtre de L'Onde di Vélizy, a L'apostrophe, palco nazionale di Cergy-Pontoise e del Val d'Oise tra il 2012 e il 2015, e al Théâtre de Saint Quentin nel dipartiemento delle Yvelines tra il 2016 e il 2018. Dal 2008 insegna presso il Reparto Jazz e Musica Improvvisata del Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris. Il suo ultimo album in trio è Essais / Volume 5.

 

Sul palco, due pianoforti a coda e due Fender Rhodes sono ai blocchi di partenza. L'audacia non manca, ma è la complicità a vincere! Lontano dal solito, c'è una sensazione di novità nell'ascoltare questa rara accoppiata musicale. Ognuno svolge il ruolo di leader o di accompagnatore, alternando temi melodici e dinamiche ritmiche. Il dialogo tra quattro voci e otto mani rivela l'intera gamma delle emozioni pianistiche! Pianoforte!

 

Kareen Guiock-Thuram non è solo la giornalista e conduttrice del “12.45” sul canale televisivo francese M6, è anche un'artista, una cantante che ha girato i jazz club parigini, spesso invitata dal suo mentore, il maestro del jazz caraibico Mario Canonge, e che oggi rende omaggio a Nina Simone, attraverso un album e un concerto.

Kareen Guiock-Thuram "Nina" Tributo a Nina Simone. E per una buona ragione: negli ultimi 10 anni è stata una delle giornaliste francesi preferite. La sua voce e la sua silhouette sono note anche nei jazz club parigini dove ha lasciato il segno fin dai primi anni del 2000. Una grande voce, potente e setosa. L'artista è cresciuta tra Cayenne, Pointe-à-Pitre e Parigi. All'età di 13 anni scriveva già canzoni e pubblicava il suo primo articolo. A 19 anni è caporedattrice di una rivista culturale mensile, mentre prosegue gli studi fino a conseguire un master in filosofia. Scrive decine di canzoni, talvolta cantate da altri o da lei stessa come ospite negli album. Contemporaneamente, la sua carriera di giornalista decolla e diventa non solo conduttrice, ma anche caporedattrice del notiziario televisivo M6. Nel 2023, Kareen Guiock-Thuram decide di prendersi una pausa dalle telecamere e di avvicinarsi al pubblico, come artista. Ha scelto di presentare il suo album prima sul palco, in concerto, nel tempio del jazz, il New Morning. Una voce eccezionale al servizio di un repertorio eccezionale, quello di Nina Simone, a 20 anni dalla sua scomparsa, con l'album Nina pubblicato la scorsa primavera.

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