Dal gelo di Kiev al sole d’Ipanema, dalla ballate cosy in soul technicolor con ottoni sontuosi alla vertigine delle corde, « Les Sources » attinge ad acque vive, dolci e solari. È il settimo album di Vanessa Paradis, in un percorso cominciato con la sua prima opera, « M & J » (1988), e unisce la passione dei viaggiatori e gli slanci del cuore.
« Volevo che questo disco fosse luminoso, gioioso, che parlasse della natura, dei sogni e dell'amore, e che si rivolgesse a destinazioni diverse. Ho pensato a Paul Butler (leader del gruppo inglese « The Bees »), come produttore, per il suo stile affinato e quelle sonorità che è solito introdurre, nel contempo moderne e anni '60, il periodo del soul che preferisco: Aretha Franklin, Marvin Gaye, Curtis Mayfield, Al Green… ».
« Mi identifico assolutamente in tutti i miei album, ma questo, realizzato a Los Angeles, lontano dalla Francia, dai miei amici, con molto tempo libero a disposizione, ha potuto godere di tutta la mia attenzione. È stato registrato ad intervalli presso la Sound Factory. Nei momenti trascorsi fuori dallo studio, ho avuto il tempo di riflettere sulle sezioni di ottoni, di corde, sulle melodie corali. Si è trattato di un percorso diverso e talvolta difficile, ma ne è scaturito un risultato ancora più prezioso ».
« Les Sources » declina vari pezzi del produttore e scrittore Samuel Benchetrit, autore de « Le Cronache dell'Asfalto » come anche del film « Chien ». Il tema del sogno, presente in tutte le sue opere, emerge anche in quest'album.
Tra i titoli di coda è presente anche Fabio Viscogliosi, « uno scrittore, pittore e cantante caratterizzato da una grande delicatezza e sofisticatezza ».
Con « Les Sources », Vanessa Paradis ci presenta un nuovo album luminoso, gioioso, che parla della natura, dei sogni e dell'amore. Sul palcoscenico ci conduce attraverso un nuovo viaggio, tra le sue nuove canzoni ed i suoi più grandi successi, colmi di dolci energie, solari e ritmate.
