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Monaco: l'innovazione al servizio di un patrimonio eccezionale

Pubblicato il Aprile 14, 2022Aggiornato il Giugno 19, 2023

“Tutto deve cambiare, perché tutto resti come prima”: la massima di François Blanc, fondatore di Monte-Carlo Société des Bains de Mer, riassume perfettamente l’importante sfida del Gruppo: come far vivere e coltivare un patrimonio immobiliare così spettacolare? Come conservare i tesori architettonici di Monaco, continuando a offrire ai visitatori servizi all’avanguardia? Luc Leroy, Direttore delle infrastrutture di Monte-Carlo Société des Bains de Mer, ci accompagna in una passeggiata architettonica fra inspirazioni creatrici e necessità urbane.

Lo sviluppo del patrimonio: una sfida entusiasmante

Hotel, ristoranti, café, club… Monte-Carlo Société des Bains de Mer gode di un superbo patrimonio immobiliare, in particolare nel quartiere del Carré d'Or. Per Luc Leroy, Direttore delle infrastrutture del Gruppo, questo non deve essere preso alla leggera, bensì “con molta umiltà: alcuni edifici hanno più di 150 anni, altre persone prima di noi li hanno immaginati, costruiti, se ne sono prese cura e li hanno fatti vivere ed evolvere in funzione delle epoche e delle necessità”. Al Casinò di Monte-Carlo, ad esempio, alcune sale hanno cambiato utilizzo nel corso dei decenni. Ogni cambiamento è stato pensato con attenzione per non alterare la natura del luogo con l’introduzione di elementi più moderni. L’obiettivo: “riuscire a dare nuovo slancio all’edificio, a conferire dinamicità rispettandolo”, spiega Luc Leroy.

Construction de l'Opéra Garnier de Monte-Carlo

Il Principato di Monaco, un patrimonio immobiliare vivente

Dal punto di vista architettonico e urbanistico, la situazione di Monaco è estremamente peculiare. Infatti, non esistono Architetti dei Monumenti Storici, come ad esempio in Francia. Di conseguenza, nessun edificio è classificato. Tuttavia, la superficie di Monaco, appena superiore ai 2 km2, permette una gestione specifica del patrimonio immobiliare. “Un’Ordinanza Sovrana cambia nel corso del tempo. Per ogni edificio specifica ciò che può essere modificato”, precisa Luc Leroy. Il Comitato consultivo per la Costruzione riunisce regolarmente i diversi stakeholder urbanistici, culturali ed economici del Principato per deliberare sulle domande di progetto.

La naissance d'un mythe : Le Casino de Monte-Carlo

Un esempio di edificio sottoposto a particolari verifiche è sicuramente il Casinò di Monte-Carlo: “Oltre alla facciata, i quadri, le statue e gli  affreschi richiedono una maggiore vigilanza”. Per quanto riguarda il Café de Paris, oggetto al momento di tutte le attenzioni (o quasi!) di Luc Leroy e della sua squadra, questo sta per intraprendere una nuova metamorfosi. Nuova, poiché nel 1987 è già stato sottoposto a una ristrutturazione, che ha portato in particolare alla creazione del Salon Bellevue. La sfida attuale? “Integrare l’edificio del Café de Paris nel suo quartiere”, precisa Luc Leroy, “fare in modo che si relazioni con gli altri edifici della Place du Casino, come l'Hôtel de Paris Monte-Carlo e il Casinò di Monte-Carlo”. Molto presto i clienti potranno godere di nuovi spazi: nuovi negozi, nonché l’apertura tanto attesa di un ristorante Amazonico nel cuore del nuovissimo Café de Paris.

Nouveau-Café-de-Paris-Monte-Carlo

Il patrimonio monegasco fra passato e futuro

Quindi, perché decidere di intervenire, talvolta in maniera profonda, in un edificio iconico? Luc Leroy ci fornisce qualche elemento per comprendere la posta in gioco: “Interveniamo in edifici che hanno conosciuto modifiche successive, per restituire coerenza e armonia”. Una ristrutturazione che consente di correggere “incidenti architettonici, frutto di modifiche realizzate in precedenza con metodi e sensibilità diverse”.

Place du Casino Monte-Carlo - Monaco

Per far proprio un progetto di ristrutturazione, la curiosità è la parola d’ordine: “Bisogna cercare foto e documenti d’epoca che ci aiutino a comprendere perché l’edificio è stato pensato e realizzato in un certo modo”. Comprendere le modifiche successive per progettare meglio il futuro, “nutrirsi di quello che hanno costruito coloro che ci hanno preceduto e apportare uno spirito più moderno”. È nel rispetto di questo legame, di questo filo inscindibile fra passato e presente, che un progetto di ristrutturazione riscontra il favore del grande pubblico. Luc Leroy cita il recupero dei Jardins des Boulingrins, a seguito della rimozione dei negozi temporanei nella Promenade Monte-Carlo Shopping: “Siamo tornati alle origini, dato che il “bowling green” si trovava in un giardino, circondato da pendii che permettevano originariamente di contenere le bocce”. La storia ha permesso di reinventare il luogo con un tocco più moderno.

jardin-des-boulingrins

Innovazione e tecnica al servizio del patrimonio

Per proteggere il patrimonio, le squadre di Monte-Carlo Société des Bains de Mer utilizzano nuove tecniche di ristrutturazione. “Le diagnosi degli affreschi o delle statue ci permettono ad esempio di saperne di più sulla loro composizione e sul metodo di creazione”. Queste radiografie permettono quindi di avviare il processo di restauro. Altri procedimenti, come le scansioni in 3D, permettono di acquisire nuove prospettive. L’innovazione consente inoltre di lavorare sulla sostenibilità dell’attività, una delle principali preoccupazioni del Gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer. La squadra di Luc Leroy ha quindi creato “dei circuiti talassotermici che permettono di scaldare o rinfrescare gli ambienti grazie all’acqua di mare, sia negli edifici di recente costruzione che in quelli più antichi”. Durante i cantieri, le logiche di acquisto delle materie prime privilegiano il più possibile i fornitori vicini al Principato.

Hôtel-de-Paris-Monte-Carlo-Façade-de-Jour

Il nuovo volto del Principato è in arrivo

 

In questi ultimi anni, ambiziosi cantierii hanno cambiato il volto di Monaco. Citiamo ad esempio la metamorfosi dell'Hôtel de Paris Monte-Carlo, un cantiere storico dato che per la prima volta nella sua storia la struttura ha chiuso i battenti per qualche settimana. Di recente, anche la località balneare di Larvotto ha conosciuto profondi cambiamenti. Quindi, a cosa assomiglierà domani Monaco, questo fazzoletto di terra che non cessa di reinventarsi? Quanto ai pronostici, Luc Leroy si mostra prudente: “Sarà anche l’aspetto operativo a tracciare le linee generali. A Monaco, tutto è interconnesso: un’operazione ne fa scattare un’altra, libera un terreno immobiliare in un certo luogo... Tutto ciò è estremamente dinamico”. Sempre più impegnato e all’ascolto dei bisogni dei propri clienti e del territorio, il Gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer è pronto a cogliere tutte le sfide per valorizzare il suo inestimabile patrimonio.

“A Monaco, tutto è interconnesso: un’operazione ne fa scattare un’altra”.

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