Pubblicato il Agosto 24, 2020Aggiornato il Aprile 25, 2023
Nel momento in cui tutti quanti sogniamo e realizziamo un momento d'evasione, è essenziale attenersi a principi fondamentali: il viaggio, che sia vicino o lontano, romantico o all'insegna del dolce far niente, deve inscriversi in una politica di sviluppo sostenibile. È questo il credo di Monaco e del gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer da oltre dieci anni. In occasione dell'incontro di due donne monegasche che hanno fatto della sostenibilità il loro mestiere, esaminiamo i progetti e i risultati del Resort in ambito sociale e ambientale.
Estelle Antognelli è ai comandi del settore Turismo Responsabile presso la Direzione del Turismo e dei Congressi di Monaco.
Dal canto suo, Eva Elmshäuser è Incaricata di missione sullo Sviluppo Sostenibile in seno al gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer. E in quanto tale, agisce di concerto con Dimitri De Andolenko, responsabile della politica di Sviluppo Sostenibile del resort dal 2007.
Monaco è conosciuta per essere una destinazione di lusso. Ma il lusso può davvero essere sostenibile ?
Estelle Antognelli: Lusso e sostenibilità hanno molto in comune, soprattutto se si definisce il lusso in termini di alta qualità. Oggi più che mai, i prodotti di lusso sono apprezzati per la loro longevità, una caratteristica che li fa rientrare nei criteri dello sviluppo sostenibile. Lusso, qualità e sviluppo sostenibile... Queste tre parole hanno ormai molto in comune.
Eva Elmshäuser: Sicuramente. Il lusso, proprio come lo sviluppo sostenibile, si basa su longevità, qualità e creatività. Inoltre non dobbiamo dimenticare che lo stiamo ridefinendo... Oggi ciò che è lussuoso deve anche tenere in considerazione la posta ambientale in gioco.
Il Principato può essere considerato una destinazione verde ?
EA: È certo vero che Monaco è conosciuta per i suoi fasti e per il Gran Premio di Formula 1. Ma attualmente stiamo intervenendo in vari modi in tema di sviluppo sostenibile, in particolare sotto l'impulso di SAS il Principe Alberto II di Monaco. La Fondation Prince Albert II de Monaco ha del resto finanziato oltre 370 progetti ambientali nel corso degli ultimi 10 anni. Il Principato s'è parimenti impegnato a dimezzare le sue emissioni carboniche, considerando il periodo che va dal 2030 al 1990, e a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Infine, dal 2018, Monaco è membro della GDS (Global Destination Sustainability) Index, una piattaforma che misura e sostiene le strategie di sostenibilità dei più grandi centri turistici al mondo, Se consideriamo il lungo termine, il nostro obiettivo è quello di diventare una delle migliori migliori destinazioni del turismo sostenibile. Stiamo lavorando a un grande progetto: un libro bianco dedicato al turismo sostenibile e destinato a definire una strategia a lungo termine tale da corrispondere agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile come definiti dall'ONU.
Il gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer è anch'esso impegnato in quest'iniziativa ?
EE: In realtà ci siamo affermati come partner privilegiato nella gestione delle risorse monegasche. Gradiremmo essere i pionieri di un lusso sempre più verde e sostenibile. E ciò si traduce in misure concrete. Per esempio, l'energia che alimenta i nostri stabilimenti proviene dalle nostre proprie centrali di pompe di calore estremamente efficienti, acqua marina-acqua. Ciò significa che sono alimentate da contratti « egeo», il che significa che l'equivalente dei consumi di energia elettrica viene prodotta a partire da fonti energetiche rinnovabili. Inoltre abbiamo convertito quasi tutta la nostra illuminazione, passando ai LED. Nel gennaio 2019 abbiamo lanciato la nostra terza Carta dello Sviluppo Sostenibile i cui 30 impegni si allineano perfettamente agli obiettivi del Principato: ridurre le emissioni carboniche e proporre un'offerta che implichi tutta l'eccellenza del nostro savoir-faire, sempre rispettando l'essere umano e l'ambiente.
In particolare, poniamo l'accento sulla soppressione degli articoli di plastica, la dematerializzazione e la riduzione dei consumi di carta, oltre che, per quanto riguarda l'offerta culinaria, abbiamo operato un rafforzamento dei partenariati con fornitori locali. Da ormai 7 anni conduciamo iniziative volte a ottenere la certificazione Green Globe di tutti i nostri stabilimenti: oggi tutti e 4 i nostri hotel sono certificati, nonché le Thermes Marins Monte-Carlo e il Café de Paris Monte-Carlo. Tre stabilimenti (il Monte-Carlo Beach, il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort e le Thermes Marins Monte-Carlo) hanno persino ottenuto il Green Globe Gold Standard, vale a dire che sono certificati da oltre 5 anni, e in tutto questo periodo hanno saputo dimostrare un miglioramento continuo delle loro pratiche.
Quale importanza accordate alla tutela del litorale e degli ecosistemi marini ?
EE: La preservazione dell'ambiente marino costituisce uno degli obiettivi che stanno più a cuore di SAS il Principe Alberto II di Monaco. È proprio grazie a questo impegno che sono state create due zone marine protette, una al Larvotto e l'atra al Tombant des Spélugues. Il resort Monte-Carlo Société des Bains de Mer opera attoivamente con le associazioni locali per controllare il rischio di inquinamento delle acqua e sostenere la reintroduzione delle specie protette.Tali obiettivi rientrano peraltro nella nostra Carta Sviluppo Sostenibile. Come se ciò non bastasse, due dei nostri hotel,, il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort e il Monte-Carlo Beach, si situano rispettivamente a metà e in riva all'area marina protetta del Larvotto; siamo consapevoli del ruolo importate che ci spetta nell'ambito della sua gestione, e partecipiamo immancabilmente a ognuna delle riunioni che la riguardano.
C'è una politica di gestione dell'acqua ?
EE: La preservazione dell'acqua passa necessariamente attraverso una razionalizzazione e una riduzione dei consumi. Facciamo quindi del nostro meglio per gestire in modo intelligente il suo impiego, con l'installazioni di attrezzature per il risparmio idrico e la sensibilizzazione del personale circa le pratiche da adottare. Dal 2007, tale politica ci ha consentito di ridurre i nostri consumi del 35%, e ciò malgrado che, con l'inaugurazione dell'One Monte-Carlo e l'espansione dell'Hôtel de Paris Monte-Carlo, la nostra attività sia considerevolmente aumentata. Inoltre abbiamo approntato un sistema di sorveglianza delle perdite d'acqua, per quanto piccole possano essere. Ogni anomalia è sorvegliata dal personale in sede e trasmessa attraverso un call center, ai servizi tecnici, così da consentire un intervento immediato. Inoltre è prevista a breve l'installazione di contatori radioguidati, grazie a cui si potranno ulteriormente ridurre i consumi d'acqua, attraverso un controllo in tempo reale.
Il Gran Premio di Formula 1 comporta un picco di emissioni carboniche. C'è qualche progetto per ridurre questa forma d'inquinamento?
EE : Come tutti i grandi eventi sportivi, il Gran Premio di Monaco è in effetti all'origine di una forte emissione carbonica. Consapevole di questa problematica, il Formula One Group - l'ente che organizza il Gran Premio di Formula 1 - ha annunciato nel 2019 di mirare alla neutralità carbonica entro il 2030 - Per riuscirci, conta di privilegiare i biocarburanti e le energie rinnovabili, e ottimizzare il calendario delle corse, così da limitare gli spostamenti. Poiché tali misure non saranno sufficienti, le emissioni restanti verranno compensate da progetti di piantumazione di alberi. In tal modo si limiterà fortemente l'impatto di questo evento sull'impronta carbonica di Monaco. Non bisogna poi dimenticare il Gran Premio di Formula E, una corsa certificata sostenibile, disputata per la prima volta nel Principato nel 2015.
La volontà di Monte-Carlo Société des Bains de Mer per quel che concerne la sostenibilità prende anche in considerazione gli aspetti sociali ?
EE : Il gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer ha sempre attribuito una grande importanza al benessere dei suoi impiegati. Da orami 7 annni conduciamo ufficialmente una politica di Responsabilità Sociale delle Imprese (RSE), che conferma e consolida tali iniziative. Occorre sapere che le certificazioni Green Globe assegnate ai nostri hotel non tengono solamente conto dei criteri ambientali. Premiano anche la qualità delle condizioni sociali in vigore nei nostri stabilimenti, nonché il nostro impegno sociale relativamente alle associazioni locali e internazionali. Costituiscono quindi il riconoscimento di una politica « sostenibile », nell'accezione più ampia del termine
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