Sale spettacoli leggendarie
Una delle specificità della Primavera delle Arti? Dà appuntamento al pubblico in diversi luoghi e contesti, che sono alla base del suo successo tanto quanto i concerti, le master class, le conferenze e i convegni. Ritroviamo quindi la leggendaria Salle Garnier situata all’interno dell'Opéra de Monte-Carlo, l'Auditorium Ranieri III, la galleria Hauser & Wirth, l'anfiteatro One Monte-Carlo, il Crystal Bar dell'Hôtel Hermitage, il Tunnel Riva, il Teatro Principessa Grace , il Théâtre des Variétés, il Museo Oceanografico, la Società nautica di Monaco, la chiesa di Saint-Charles e il Club dei residenti stranieri di Monaco. Quest’anno, la Primavera si diffonde anche in Riviera, all'Hôtel de Monaco di Cap d'Ail, al Centro Culturale Prince Jacques di Beausoleil e al Conservatorio regionale di Nizza.
Vivere la musica insieme
Proseguendo l'avventura iniziata lo scorso anno, questa edizione continua a esplorare il tema "La fine è il mio inizio", titolo di un rondò d'avanguardia composto da Guillaume de Machaut, che segnò l'emergere di un nuovo stile polifonico nel XIV secolo. Che ne dite di (ri)scoprire la storia della musica ascoltando i concerti con le opere di gioventù, nonché quelle della maturità dei diversi compositori? L'esplorazione degli stili attraverso i secoli passa quest'anno dalle opere di Gabriel Fauré, Alexandre Scriabin e Franz Schubert. Oltre alla piena libertà data al pianista Michel Dalberto, questa edizione traccia un ritratto del Quatuor Diotima, formazione ormai habitué del festival. Questa Primavera vi invita anche a viaggiare nei suoni nordamericani, attraverso la Terza sinfonia di Aaron Copland con l'Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, senza dimenticare le composizioni di Elliott Carter, Steve Reich, del trombettista Chet Baker e della compositrice Betsy Jolas.
Gli incontri a margine della Primavera delle Arti al Resort
Prima dell'apertura della sala da concerto, il festival offre emozionanti incontri con compositori, interpreti e musicologi. In programma: una tavola rotonda su Gabriel Fauré con la musicologa Irène Mejia all'anfiteatro del One Monte-Carlo l'11 marzo e una tavola rotonda su Scriabin con lo scrittore Yves Clément alla galleria Hauser e Wirth il 23 marzo. Per un'indimenticabile terzo tempo dopo il concerto, l'appuntamento è nella cornice intima e chic del Crystal Bar dell'Hôtel Hermitage Monte-Carlo. Sarà l’occasione per condividere le proprie impressioni con Michel Dalberto l'11 marzo, Stéphanie-Marie Degand il 18 marzo e Laurent Stocker il 31 marzo. Distribuito su quattro weekend lunghi, il festival è aperto anche ad altre forme d'arte, come il cinema, la letteratura e la pittura.
