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Incontro con Diane Fissore ed Edwina Tops-Alexander - Jumping International de Monte-Carlo

Pubblicato il Giugno 10, 2022Aggiornato il Giugno 19, 2023

Dal 30 giugno al 2 luglio 2022, il porto Hercule di Monaco accoglierà la 16ª edizione del Longines Global Champions Tour de Monaco – Jumping international de Monte-Carlo. Un appuntamento ippico tanto imperdibile quanto prestigioso che vede riuniti, ogni anno, i migliori cavalli e cavalieri del mondo. Indagando tra gli aspetti sportivi e la passione, incontriamo Edwina Tops-Alexander, cavallerizza emerita, e Diane Fissore, organizzatrice della competizione e presidente della Federazione equestre di Monaco.

Sulle 20 prove che compongono il prestigioso Longines Global Champions Tour, quali sono quelle che caratterizzano il Jumping international de Monte-Carlo ?

Diane Fissore: Nell'ambito del Longines Global Champions Tour, Monaco ha sempre rappresentato qualcosa di speciale, e lo è stato fin dalla sua creazione. L'ubicazione è eccezionale, nel cuore del Principato, tra gli yacht del porto Hercule e le mura del palazzo del Principe. Solo qualche settimana prima, sono i bolidi della Formula 1 che attraversano gli stessi spazi in cui si esibiscono i cavalli. Tutto viene creato su misura per il Jumping, sia che si tratti delle piste, delle tribune, dei palchi o delle scuderie, e a ogni nuova edizione si mira a un solo risultato: l'eccellenza! Grazie al sui continuo reinventarsi, il Jumping International di Monte-Carlo è diventato il terzo evento sportivo del Principato, alle spalle del Gran Premio di Formula 1 e del Tennis Masters, continuando così a consolidare la sua fama nel mondo del salto a ostacoli. 

 

Organizzare un concorso di salto a ostacoli, e fianco del porto Hercule, ai piedi della Rocca del Principato... Almeno all'inizio poteva sembrare un'idea un po' folle, nevvero? In che modo ciò fa di questo jumping un appuntamento sportivo e uno spettacolo tutto particolare sul circuito?

D.F : Perché « folle » ? Monaco è sempre stato un luogo in cui prendono vita le idee più prestigiose. È proprio grazie a queste iniziative audaci che il mondo progredisce. Al momento della creazione del Jumping international de Monte-Carlo, il concorso avevo luogo sotto il tendone di Fontvieille. Poi l'idea di fare le cose in grande si è sviluppata, e il Jumping s'è insediato sul porto Hercule, proprio nel momento delle nascita del Longines Global Champions Tour. È un'idea che abbiamo saputo nutrire e accompagnare affinché si potesse infine realizzare.

In quanto cavallerizza, lanciarsi nel cuore del porto Hercule, con gli zoccoli che sfiorano l'acqua, non è forse un'esperienza particolare, tutta da vivere?

Edwina Tops-Alexander: Sì, questo concorso di salto a ostacoli a Monaco è veramente unico. L'ambiente è fantastico. Organizzato proprio a fianco del porto, sa riunire il meglio in quanto a cavalli e cavalieri, ed è un evento veramente speciale. La disposizione delle piste rende senza dubbio questa competizione un po' più difficile, più esigente, ma anche anche più eccitante per il pubblico. Uu pubblico così' vicino, di cui si sente veramente la presenza ! Anche questa è la magia del Jumping international de Monte-Carlo.

 

E a proposito del Jumping international de Monte-Carlo, come le sembra il pubblico ?

E.T.A: Entusiasta e appassionato ! Si tratta di un pubblico molto competente e che ama davvero questo sport, un pubblico che viene qui ad ammirare cavalli incredibili, nonché cavalieri di altissimo livello, il tutto approfittando di una cornice spettacolare.

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D.F: Godiamo di un pubblico d'eccezione. Non vi rivelerei mia chi viene ad assistere al concorso, ma posso assicurare che durante i tre giorni lungo i quali si svolge il Jumping international de Monte-Carlo, siamo il luogo più protetto al mondo, visti i servizi di sicurezza privati e ufficiali presenti. Il Jumping international de Monte-Carlo è diventato un appuntamento mondano senza peraltro tralasciare l'aspetto sportivo. Come ribadiva Edwina, la vicinanza delle logge e delle tribune alla pista fa sì che quest'attività sportiva risulti un po' più intenso che altrove. Gli habitué sanno che le piste monegasche sono estremamente tecniche e che spingono cavalli e cavalieri al massimo delle loro capacità. Il pubblico reagisce prontamente ai risultati, buoni o cattivi che siano, ed è proprio in virtù di tali reazioni che tutto il porto Hercule approfitta dello spettacolo. 

 

Edwina Tops-Alexander, quali sono le sue competizioni preferite ?

E.T.A: La Global Champions League, ovviamente, nonché il Grand Prix du Prince de Monaco.

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E, per quanto riguarda la sua attività sportiva, quali sono i suoi più bei ricordi ?

E.T.A : Non dimenticherò mai la nostra vittoria, con Charlotte Casiraghi, in occasione della Longines Pro-Am Cup nel 2014. E l'anno scorso, in cui ho concluso il Grand Prix al quinto posto, al termine di una competizione difficile. Ciò ha rappresentato per me una grande soddisfazione ed emozioni veramente fantastiche, proprio prima di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo.

 

E per ciò che la riguarda, Diane Fissore ?

D.F: Ce ne sono molto ! Le prime volte, sicuramente: la prima volta a Fontvieille, la prima volta sul porto Hercule. E provo una grande tenerezza per tutti i cavalieri e cavallerizze che abbiamo visto crescere qui, sulle nostre piste monegasche, Mi ricordo ad esempio del poney che abbiamo regalato a Charlotte Casiraghi, a Fontvieille, poi di quando è diventata madrina del Jumping international de Monte-Carlo, e quindi della Longines Pro-Am Cup. Ogni il Grand Prix du Prince occupa un posto a sé stante. E ovviamente, c'è tutto ciò che il pubblico non vede, quegli imprevisti che dobbiamo risolvere con urgenza, come durante l'ultima edizione, quando i proiettori della pista si sono spenti prima del Grand Prix e nel corso della diretta su Eurosport, ben sapendo che ci voleva una mezzora di lavoro prima di rimettere in funzione l'illuminazione. Momenti di grande stress, che occorre gestire mantenendo il sorriso sulle labbra, e che, durante gli anni, si trasformano in ricordi indimenticabili.

E proprio a proposito di organizzazione, quali sono le forze a cui attinge il Jumping international de Monte-Carlo ?

D.F: Il Jumping international de Monte-Carlo, comporta innanzi tutto la presenza di un'equipe consolidata che si ritrova, anno dopo anno, in occasione dell'evento. Ognuno conosce il proprio ruolo e quello degli altri, il che permette di operare con grande fluidità. Quale che sia il tipo di evento, la parola d'ordine è l'adattabilità. C'è chi lavora annualmente per organizzare l'evento, ed è coadiuvato da altre equipe locali o straniere. È questa la bellezza di un evento del genere: la capacità di far operare la sinergia dei talenti e delle esperienze tutt'intorno a un progetto comune. A ogni nuova edizione, tutti quanti si ritrovano come se si fossero lasciati la sera prima, quasi si trattasse di una riunione di famiglia. 

 

Che direbbe del duo che, da oltre 15 anni, lei forma con Jan Tops, creatore del Longines Global Champions Tour ?

D.F: Oltre al fatto di essere un atleta e un cavaliere di grande valore, Jan Tops è anche un visionario eccezionale. Grazie alle sue idee, ha rivoluzionato il mondo del salto a ostacoli, riuscendo a mettere in rilievo la nostra disciplina sportiva. Lavoriamo a stretto contatto sin dall'inizio del Tour, collaborando con successo. Senza il Longines Global Champions Tour, il Jumping international de Monte-Carlo non sarebbe diventato ciò che è oggi, così com'è vero anche l'esatto opposto.

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Dalla sua creazione, nel 1995, qual è stata l'evoluzione del Jumping international de Monte-Carlo ?

D.F: Dagli albori, a Fontvieille, fino al Jumping 2022, basta gettare uno sguardo su ogni edizione per rendersi conto che il Jumping international de Monte-Carlo non ha mai smesso di evolvere. Come ho già sottolineato in precedenza, siamo permanentemente alla ricerca dell'eccellenza.  Alcune trasformazioni vanno in questo senso, così da proporre a noi sportivi e ai nostri convitati il meglio dello sport o dell'accoglienza. E poi cresciamo anche per riuscire immancabilmente a sorprendere o rinnovare l'interesse, come, per esempio, quando abbiamo creato la Longines Pro-Am Cup. Sicuramente è proprio questo uno degli ingredienti del successo del Jumping international de Monte-Carlo.

 

Quali sono le sue aspettative per quest'edizione 2022 ?

E.T.A: Quest'anno uno dei miei obiettivi è proprio quello di conquistare il Grand Prix de Monaco... e di farmi fotografare con il trofeo tra le mani, in compagnia del Principe! Ma ovviamente, la competizione di squadra nell'ambito della Global Champions League rappresenta uno dei miei principali obiettivi. L'anno scorso abbiamo vinto il campionato con Valkenswaard United. In questa prossima occasione puntiamo ancora una volta in alto.

 

D.F: Per quello che mi riguarda, dopo un 2021 un po' complicato, per via della crisi sanitaria, spero in un'edizione 2022 all'insegna non solo dell'eccellenza dello sport ma anche del ritorno a una certa spensieratezza, quella che negli ultimi anni era stata messa un po' da parte. Dopotutto, Monte-Carlo è il luogo ideale per divertirsi !

 

Edwina Tops-Alexander, per concludere... Lei compare sul cartellone di quest'edizione 2022. È qualcosa che la intimidisce o al contrario di cui va fiera ?

E.T.A: Sicuramente si tratta di un grande onore, sopratutto per una competizione organizzata nel paese in cui vivo. 

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