Em Sherif Monte-Carlo, Hôtel de Paris Monte-Carlo
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Incontri con

Incontro con Yasmina Hayek

Pubblicato il Marzo 21, 2022Aggiornato il Luglio 10, 2023

Em Sherif è tutta una questione di famiglia e d'amore. Presente nel mondo intero con già 16 stabilimenti, questo ristorante ha aperto i battenti in seno all'Hôtel de Paris Monte-Carlo. È diretto dall'executive chef Yasmina Hayek, figlia di Mireille Hayek, creatrice di questo marchio in cui gastronomia libanese, eccellenza e piaceri dei sensi fanno rima l'un l'altro. Incontro con una giovane appassionata e desiderosa di far scoprire la sua cucina all 'Em Sherif Monte-Carlo, tanto agli ospiti monegaschi quanto ai turisti di passaggio.

La cucina e l'arte di ricevere hanno cullato la sua infanzia e la sua adolescenza. Ci può dire qualcosa in proposito ?

Con i miei tre fratelli, più mamma e papà, ci ritrovavamo a tavola, ogni giorno, per pranzo e  per cena, al cospetto di un gran banchetto. Mia madre era una grande organizzatrice di serate a tema. Amava ricevere la gente offrendo un gran pasto, che preparava lei stessa, da cima a fondo. È qualcosa che ho preso ad ammirare crescendo, e che ammiro ancora oggi,

 

Dall’Institut Paul Bocuse all' Em Sherif Monte-Carlo all’Hôtel de Paris Monte-Carlo: come vede questo percorso singolare  ? 

Innanzitutto sono fiera di vedere l' Em Sherif Monte-Carlo evolversi e occupare un posto all’Hôtel de Paris Monte-Carlo. È un gran bel sogno ! E questo sogno che si concretizza è una tappa  molto importante sia per la nostra impresa sia per il nostro percorso nell’Em Sherif.

Sono cresciuta in una famiglia e un ambiente in cui l'arte di ricevere era effettivamente fondamentale.
Hôtel de Paris - Restaurant Em Sherif

Mathieu Pacaud, Jean-François Piège, Rasmus Kofoed… Cosa le hanno trasmesso questi grandi nomi della gastronomia ?

Lavorare da Mathieu Pacaud mi ha regalato fiducia nelle mie possibilità, nonché un'enorme responsabilità in quanto prima esperienza. Poi, operando al seguito di Jean-François Piège, ho conseguito una certa perseveranza. La Francia rappresentava per me già una super scuola prima ancora che incontrassi Rasmus Kofoed, lo Chef triplamente stellato e detentore del Bocuse d’oro . Mi ha trasmesso la sua sublime filosofia, il rigore, il senso della perfezione, tanto al livello del dressage quanto a quello per i sapori, per dare un esempio. Un'esigenza imprescindibile.

 

La sua gioventù: un punto a favore ?

Certamente! Quelli della mia età devono ancora imparare cose che io so già. Ne so già molto, prima del tempo, una gran fortuna ! Imparo tutti i giorni, incontro persone eccezionali e credo che la mia carriera mi riservi ancora tante altre sorprese. Sono in costante evoluzione. 

Ho cominciato giovanissima, nella mia famiglia, e credo che non si sia mai troppo giovani, per intraprendere un certo percorso.
Em Sherif - Cheffe Yasmina Hayek

Instagram ha un ruolo essenziale nel suo percorso… Vuol dire forse che la cucina dev'essere anche un'arte visiva ?

L'arte visiva rappresenta il primo impatto con il piatto. È molto importante, perché si tratta del primo contatto del cliente con la pietanza. Ed è anche un modo di esprimersi e di mettersi in mostra .

 

Lo sport, la lettura, i viaggi… Di che cosa si nutre la sua cucina ? 

Ogni avventura ha qualcosa da offrirmi. Sono molto curiosa, direi epicurea. Quando viaggio tengo gli occhi spalancati ! È la mia passione per la cucina a suscitare continuamente i miei sensi. Viaggi e letture mi hanno permesso di aprirmi, di scambiare, di scoprire...

 

Che esperienza augura ai suoi convitati quando vengono nel suo ristorante?

Em Sherif è il portabandiera della cultura libanese. Lo si percepisce in qualsiasi Em Sherif al mondo ci si ritrovi a mangiare. Sia che si tratti di servizio, di cibo, di arredi o di clientela.... È molto legato alla vita libanese, con una cucina generoso e autentica..

Em Sherif è una grande famiglia. Desideriamo che ogni nostro ospite possa percepire questo spirito, unico nel suo genere
Hôtel de Paris - Restaurant Em Sherif

Qual è il suo approccio alla cucina libanese ?

Pratichiamo la nostra cucina in modo raffinato e con tecniche che spesso sono dimenticate. Nella nostra generazione non c'è più nessuno che proceda in questo modo. Perpetuiamo le tradizioni, a nostro mondo, restandogli sempre fedeli e creando per i nostri clienti una cucina autentica. 

 

Gli ingredienti imprescindibili, quelli con cui ama lavorare ?

Il sommacco o l'origano selvatico, l'olio d'oliva, alimenti indispensabili per la mia cucina, talmente versatili, si sposano bene con tutto, dalla carne al pollame, dal pesce alle salse o alle verdure..

 

Si ricorda del suo primo viaggio a Monaco? 

Quando sono venuta per la prima volta qui avevo 16-17 annni. Era talmente grandioso, impressionante, elegante... 

Penso che non ci sia nessuno che non abbia voglia di ritrovarsi a Monaco, un bel giorno
Hôtel de Paris - Restaurant Em Sherif
Hôtel-de-Paris-Restaurant-Em-Sherif

L'utensile da cui non si separa mai in cucina ?
La mia grattugia. Adoro concludere un piatto con elementi grattugiati, come le scorze o le noci, tanto per esempio per esaltare il gusto di un'insalata o di un tabulé. Un altro ? Il mio mortaio con il suo pestello, elementi di estrema importanza nella mia cucina, perché ci si ritrovano un'infinità di spezie. 

La sua filosofia in cucina ?
« 
Fai con amore, fai con attenzione. » È ciò che mi ripeto ogni giorno. Un adagio  ancor più significativo nella cucina libanese, che è una cucina del cuore. Occorre veramente che il pietanza sia preparata con amore, perché il cliente lo sente.

Il senso più importante ?
Lo sono tutti. Ma probabilmente il tatto e l'olfatto, perché è importante mantenersi sensibili agli ingredienti con cui si lavora. E inoltre, perché l'olfatto è direttamente collegato al gusto.

Il suo più bel ricordo monegasco ? 
Penso proprio che sia stato quando l’Em Sherif ha trovato posto allHôtel de Paris Monte-Carlo. Cosa avremmo mai potuto sognare di meglio ! Anche per me, personalmente, si è trattato di un momento eccezionale !

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