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Dall'Avana a Monaco : il sigaro, arte e istruzioni per l'uso

Pubblicato il Ottobre 21, 2019Aggiornato il Aprile 25, 2023

Sinonimo di lusso, d’edonismo e di raffinatezza, quella del sigaro si presenta come una cultura a parte. I suoi appassionati la conoscono da cima a fondo, e sanno iniziare a loro volta tutti quelli che ambiscono a scoprire questo mondo fatto di prodotti d’eccezione, di rituali delicati e di aromi esotici. Nel Resort Monte-Carlo Société des Bains de Mer è estremamente facile provare questo delizioso derivato del tabacco, diventato piacere di gran classe. Immergiamoci dunque in questo universo a sé stante in compagnia di Alfred Galati, che dirige il Drugstore del Café de Paris Monte-Carlo.

Una produzione artigianale 

« Hecho a mano », è ciò che si può leggere sulle custodie delle più prestigiose marche di sigaro. Tale termine significa « fatto a mano », « arrotolato a mano », e ci riconduce a una tradizione di produzione artigianale, tipica dell'America centrale e del Caraibi, in particolare Cuba. Come precisa Alfred Galati, responsabile del Drugstore del Café de Paris Monte-Carlo, «il savoir-faire, il microclima e il territorio tipico di Cuba fanno sì che i sigari dell'isola siano ineguagliabili ». Creato a Siviglia nel XVII secolo, questo cilindro creato a partire dalle foglie di tabacco ha cominciato a essere fabbricato nelle manifatture dell'Avana e dintorni nel 1799. Da quel momento, poco a poco, ha conquistato il mondo, diffondendo i suoi aromi empireumatici, terrosi e/o vegetali nella cerchia dei fumatori più esigenti. 

" Il savoir-faire, il microclima e il territorio tipico di Cuba fanno sì che i sigari dell'isola siano ineguagliabili "
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Un'arte di vivere

Piacere dei sensi, momento a sé stante, la degustazione del sigaro si avvicina assai ad altre arti gastronomiche, in cui si ritrova la medesima ricerca dei sapori, dell’originalità e della rarità, che caratterizzano per esempio l’universo del vino o quello del whisky. Imparare a fumare il sigaro significa iniziarsi a un rituale ben organizzato: tagliasigari alla mano, l’aficionado seziona la testa del sigaro (il cosiddetta « cepo») e quindi comincia la combustione (preferibilmente con l’ausilio di un accendino il più neutro possibile), in un primo tempo senza portare il sigaro alla bocca. Da una marca celebre all’altra, ogni fase della consumazione si caratterizza per gli aromi differenti: certe varietà cominciano a sprigionare un’esplosione di aromi sin dall’inizio, mentre questo o quell’aroma si rivelano soltanto a metà del rituale… Motivi organolettici che evocano il sottobosco, il cuoio o il caramello, solo per citarne alcuni, finiscono così per risvegliare il palato degli esperti, che hanno l’abitudine di far girare il fumo in bocca senza inalarlo.

In funzione dei moduli (o vitolas) con cui si designano la lunghezza e il diametro dei diversi sigari, il conoscitore consacrerà a questo piacere gustativo e olfattivo un tempo più o meno lungo. Come constata Alfred Galati, « ... I tempi dei pranzi d’affari si sono ridotti, e la gente talvolta non ha nemmeno il tempo per fumare, di conseguenza attualmente c’è una netta tendenza a preferire le vitolas più corte, come nel caso del Robusto, che si fumano in 15-20 minuti, anziché per esempio scegliere un Double Corona, che richiede molto più tempo ». E se il piacere è diminuito a causa dei cambiamenti nei nostri stili di vita, non è certo il caso dell’intensità di questo momento a sé stante, ben rappresentato da un prodotto così raffinato, dalla ricchezza sempre più rilevante.

Gli appuntamenti dei conoscitori a Monaco  

Le più belle terrazze degli stabilimenti di Monte-Carlo Société des Bains de Mers si prestano beninteso alla degustazione dei sigari. Si può così accompagnare il piacere degli splendidi panorami. accompagnandoli per esempio con un cognac o un brandy consigliato dai sommelier e barman del Casino de Monte-Carlo, del Louis XV - Alain Ducasse all'Hôtel de Paris o del Crystal Bar. In quest'ultimo, sono sempre a disposizione dei clienti una selezione di sigari e di accessori (tagliasigari, accendini).

Al Bar Américain dell’Hôtel de Paris, i fumatori possono depositare le loro scatole da sigari al bar, dove sono predisposti degli appositi armadietti personali; su richiesta, il personale potrà provvedere a rifornirle, per una conservazione ottimale. Nell'assortimento offerto da questo stabilimento ci sono anche alcune belle sorprese, come l’Opus X d’Arturo Fuente, proveniente dalla Repubblica Dominicana, e particolarmente raro ! 

Ma è proprio al Drugstore del Café de Paris Monte-Carlo, ben noto agli appassionati monegaschi, che potete trovare la più ampia selezione di sigari nonché fruire della perizia di consulenti esperti. Qui potrete scoprire 120 marche, di cui la metà provenienti da Cuba, un terzo dalla Repubblica Dominicana, e qualche altro dal Nicaragua e dall'Honduras, nonché, su richiesta, varietà più rare ed edizioni limitate.

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