Pubblicato il Novembre 26, 2018Aggiornato il Giugno 19, 2023
« Bere vino è un puro piacere, ma apprezzarlo è un'arte. Ed è l'arte che ti fa sentire vivo ». Appassionata di vini, infaticabile globetrotter, Eleonora Galimberti ha scoperto la carta del Louis XV Alain Ducasse all’Hôtel de Paris. Inebriata tanto dagli aromi e dai tannini degli accordi pietanze & vini quanto da questo luogo incantevole, la blogger italiana ci svela le sue impressioni circa la sua esperienza… Pronta a essere stregata dalla magia Alain Ducasse ?
Per lei Monaco fa rima con…
Eleonora Galimberti: « Paradisiaco » !
Qual è stata la sua impressione varcando la soglia dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo ?
E.G: Ho adorato lo stile classico, la maestosità degli interni ma nello stesso tempo l'aspetto moderno e raffinato. Le grandi decorazioni floreali delle ortensie conferiscono all'ambiente una certa eleganza femminile, tipica d'un atelier d'alta moda. Entrando nell'Hôtel de Paris Monte-Carlo, mi sono sentita immediatamente trattata come una principessa.
Il suo miglior souvenir culinario nel corso del suo pranzo al Louis XV Alain Ducasse all’Hôtel de Paris Monte-Carlo…
E.G: Ce ne sono diversi. Il pane botanico alle verdure di Provenza sembrava un dipinto artistico, ma è difficile optare per un solo ricordo. Ho adorato il “Cookpot di miglio, condimento d'un minestrone” per la ricchezza dei suoi sapori intensi e riconoscibili, la consistenza degli “Scampi arrosto al farro”, nonché l'aroma delicato della “Pesca opalina, gelato e granita timo limone”. In linea di massima, ogni pietanza era un'opera d'arte, dove ho trovato un perfetto rispetto e una grande consapevolezza per ogni ingrediente.
Ci parli degli accordi pietanze & fini che le sono stati proposti
E.G: Ho molto apprezzato le proposte dello chef sommelier indirizzate ai vini della regione, più precisamente della Provenza, che mi hanno permesso di imparare un po' di più sulla varietà locali. Anche l'accordo d'un vino rosso giovane con gli scampi, che mi sembrava una scelta un po' sorprendente, s'è dimostrata essere una soluzione molto equilibrata e piacevole. Davvero perfetta.
Il vino che l'ha segnata nel corso di questo pranzo
E.G: Villars-sur-Var, Clos st Joseph 2016. È è stata la prima volta che ho disgustato un rosso di Provenza così completo e affascinante. Inoltre proviene da un piccolo vigneto familiare coltivato secondo i principi della biodinamica, principi che danno davvero frutto vista la qualità dei vini prodotti dalla tenuta. I vitigni (95% Syrah e 5 % Cabernet Sauvignon e Mourvèdre) mi hanno ricordato la pienezza dei grandi vini del Rodano. Degli accenti di spezie, di macchia mediterranea e di frutti di bosco rossi e neri maturi, con delle sfumature affumicate. Tannino fuso e presente. Bella nota finale.
Foto © Eleonora Galimberti
Qualche parola sulle cantine del Louis XV Alain Ducasse all’Hôtel de Paris ?
E.G: Sono stata davvero impressionata, le ho trovate spettacolari, un colpo da maestro. La scelta dei vini è impressionante e del massimo livello, quasi mozzafiato. Ci ho trovato tutti i riferimenti della mia lista dei desideri, i millesimi più prestigiosi e più ricercati. Persino dei grandi nomi italiani, la mia patria ! Le cantine del Louis XV Alain Ducasse sono definitivamente quelle dei miei sogni, e sicuramente quelle dei sogni di tutti i sommelier del mondo.
E se volessimo accennare a quei piccoli dettagli che fanno la differenza…
E.G: La raffinatezza con cui era apparecchiata la tavola, la cortesia e la disponibilità di tutte le persone che ci hanno accolto e servito. Il nostro maître d’hôtel ha saputo ascoltare le nostre curiosità e le nostre preferenze sulla base del menu, per poi tradurle nelle proposte più appropriate: i piatti che ci sono stati serviti corrispondevano perfettamente ai nostri gusti preferiti. « Last but not least », le pietanze eccellenti sono sempre uscite dalla cucina in perfetta armonia con il nostro timing, orchestrate con brio come in un balletto classico.« Ciliegina sulla torta », il dolce regalo che c'è stato offerto alla fine del nostro pranzo: il delizioso panettone dello chef pasticciere Sandro Micheli... Un'attenzione molto elegante.
Foto © Eleonora Galimberti
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