Pubblicato il Aprile 11, 2024Aggiornato il Novembre 29, 2024
Nel 2019, Françoise Gamerdinger è diventata, per decreto principesco, Direttrice degli Affari Culturali del Principato di Monaco. Una vera e propria consacrazione per chi, da più di vent'anni, lavora sempre con passione per promuovere una cultura plurale e rivolta a tutti. Una visione di cui ci racconta le motivazioni mentre diamo uno sguardo ad alcuni dei momenti salienti dell'anno culturale monegasco.
Monaco e la cultura: una grande storia d'amore?
Françoise Gamerdinger: Sì, una grande, lunga, bellissima storia d'amore. E, per come la vedo io, quando si parla di storia d'amore ci si riferisce alla passione, a un certo rapporto di fiducia, di rispetto. Attraverso queste parole descriviamo il rapporto tra Monaco e la cultura, tra Monaco e gli artisti. Un rapporto che ritengo reciproco. Monaco ha sempre accolto, sostenuto e attratto grandi artisti. D'altro canto, gli artisti hanno sempre voluto mettere in mostra la loro arte nel Principato. E chi parla di una grande storia d'amore si riferisce anche alla bellezza e alla voglia di lavorare per il piacere, quello del pubblico... Alla disponibilità a condividere la stessa visione del futuro: perché in una storia d'amore bisogna osare e credo che Monaco abbia sempre saputo osare, attraverso la sua programmazione, le sue commesse o le sue acquisizioni. È quindi sempre stato importante per il Principato far parte di questo movimento creativo e di sostegno alla creazione e agli artisti. E questo a partire dal XVIII secolo, sotto Antonio I, Principe di Monaco e musicista, che si dilettava a portare numerosi musicisti francesi alla corte monegasca. Anche in seguito, l'intera creazione di Monte-Carlo è stata intimamente legata alla produzione artistica e al desiderio di Monte-Carlo Société des Bains de Mer di sviluppare un importante panorama culturale per il pubblico.
Oltre ai suoi due eventi imperdibili, ovvero l'emblematico Monte-Carlo Summer Festival e il Monte-Carlo Jazz Festival, il Principato vibra tutto l'anno al ritmo di un programma musicale tanto ricco quanto eclettico. Tante opportunità per godersi concerti e spettacoli eccezionali in luoghi straordinari come la Salle des Etoiles dello Sporting Monte-Carlo, l'Opéra Garnier Monte-Carlo e la Nouvelle Place du Casino. Dal varietà internazionale fino a pop, rock, elettronica e jazz, dalla musica classica alla lirica: c'è sempre qualcosa in grado di deliziare tutte le sensibilità e tutte le orecchie!
Star internazionali, maestri della chitarra, leggende del jazz e star della disco... Il Principato è da sempre una meraviglioso eden per tutti i più grandi artisti del panorama musicale. Tra la musica e Monaco c’è una lunga e bella storia d'amore, segnata da concerti eccezionali in luoghi leggendari. Una storia di cui il Dipartimento per gli Affari Culturali di Monaco ha voluto svelare i risvolti nel corso della mostra Monaco On Stage - 100 anni di concerti a Monaco.
Sono ancora molti gli appuntamenti di Monaco con la cultura previsti per quest'anno...
Françoise Gamerdinger: Sì, a cominciare dal palco del Teatro Princesse Grace Monaco con l'organizzazione il 27 marzo di una serata eccezionale nell'ambito della Giornata mondiale del teatro. Abbiamo accolto l'attrice Catherine Hiegel – membro onorario della Comédie-Française, ndr – diretta da Marcial Di Fonzo Bo su due testi di Jean-Luc Lagarce: “Les Règles du savoir-vivre dans la société moderne” e “Music-hall”. E, tra i due, c’è stato un intervallo durante il quale la sala è rimasta aperta e il sipario si è alzato, per consentire al pubblico di immergersi dietro le quinte e assistere al cambio di scenario. Un altro grande evento sarà l'allestimento della mostra itinerante Lascaux 3 presso il Museo di Antropologia Preistorica di Monaco a partire dalla primavera del 2024: una ricostruzione della famosa grotta preistorica e una presentazione di tutte le conoscenze acquisite dalla sua scoperta nel 1940.
E qualche evento ricorrente ma pur sempre imperdibile?
Françoise Gamerdinger: Beh, c’è la Printemps des Arts de Monte-Carlo, dal 13 marzo al 7 aprile, e i suoi numerosi e attesissimi concerti. Ricordiamo anche, quest'estate, i concerti tenuti al Palazzo dei Principi dall'Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo sotto la direzione del Maestro Kazuki Yamada. Orchestra che, tra l'altro, sarà in tournée in Giappone dal 25 maggio al 1° giugno. Saranno così i nostri ambasciatori in questo bellissimo paese e si esibiranno in sei diverse città. Un altro evento imperdibile è la Settimana PhiloMonaco, a giugno 2024, organizzata da Les Rencontres Philosophiques de Monaco, oltre, ovviamente, alla grande mostra del Grimaldi Forum Monaco. Una magnifica vetrina quest'anno dedicata al pittore William Turner, le cui opere, come spesso a Monaco, saranno poste in dialogo con artisti contemporanei ispirati al pittore britannico. Vogliamo sempre sviluppare un dialogo tra le arti e gli artisti, creare risonanza tra le epoche. È un modo per misurare l'evoluzione della creazione artistica, ma anche la messa in discussione delle nostre società.
Ogni estate, durante il leggendario Monte-Carlo Summer Festival, la Salle des Étoiles dello Sporting e l'Opéra Garnier Monte-Carlo diventano i palchi privilegiati delle élite della musica pop. Pharell Williams, Alicia Keys, Robbie Williams, Sting, Jeff Beck, Jamie Cullum e Pink Martini hanno scritto alcune delle pagine musicali più infuocate di questo evento di punta della stagione culturale monegasca. Una garanzia di concerti indimenticabili!
La cultura a Monaco è rappresentata dall'incontro delle arti, degli artisti ma anche del pubblico?
Françoise Gamerdinger: Esattamente. Ed è in questo spirito che troveremo la prossima estate al Teatro Fort Antoine un programma multidisciplinare nell'ambito di serate più conviviali e familiari, serate transgenerazionali che mescolano musica e teatro. Inoltre, il 19 luglio 2024, sarà organizzata anche la seconda edizione della Scène Ouverte, Les Talents du Fort, per i giovani artisti del Principato, che saranno invitati ad esibirsi in diverse discipline artistiche.
E qualche appuntamento per l’autunno?
Françoise Gamerdinger: Assolutamente sì, perché oltre alle tradizionali Giornate europee del patrimonio, in autunno verrà inaugurata una mostra dal titolo Des ateliers aux ateliers dedicata all'artista Michel Sima, un fotografo che ha trascorso molti anni a immortalare alcuni dei più grandi artisti nei loro studi, come La Ruche, la famosa residenza per artisti di Parigi. Tra foto in posa o foto di artisti in azione, nel momento della creazione... Si tratta dell'opportunità per il pubblico di comprendere perché il laboratorio è molto importante come luogo di creazione e ispirazione. Ospiteremo inoltre diversi artisti negli atelier del Quai Antoine Ier. Avranno così l'opportunità di venire a parlarci del loro lavoro. È un'occasione per immergersi nel cuore della creazione artistica, con laboratori del passato e del presente.
Su cosa intende porre l’accento in termini di politica culturale?
Françoise Gamerdinger: Vogliamo impegnarci fortemente nei confronti dei giovani per introdurli alla cultura del Principato. E, in generale, porre particolare enfasi sulla comunicazione digitale. Sia attraverso i social network, come il nostro incontro settimanale “Les Lundis du patrimoine” che funziona molto bene, ma anche attraverso il lancio nell’autunno del 2024 di una nuovissima piattaforma Internet dedicata esclusivamente alla cultura, pensata e progettata in collaborazione con il DITN (Délégation Interministérielle de la Transition Numérique).
Si tratta di una nuova politica di comunicazione digitale che riunirà tutte le principali istituzioni culturali gestite dal Dipartimento per gli Affari Culturali. L'obiettivo di questa piattaforma è quello di centralizzare l'insieme dei programmi offerti nel Principato, con la possibilità per ciascuno dei programmatori elencati di approfondire il relativo campo di attività e, ovviamente, di prenotarsi online.
La conservazione e la valorizzazione del patrimonio nazionale rientrano nei suoi obiettivi. Quali sono i principali progetti futuri in questo ambito?
Françoise Gamerdinger: Obiettivi di conservazione, restauro, sviluppo, ma anche inventario. Questi sono infatti i grandi assi patrimoniali del Dipartimento per gli Affari Culturali di Monaco. Ad esempio, a breve realizzeremo un importante restauro dell'affresco di Vasarely che ricopre il tetto dell'Auditorium Rainier III. Si tratta di un affresco intitolato Hexa Grace, commissionato dal Principe Ranieri a Vasarely in onore della Principessa Grace e realizzato nel 1979 tutto in pietra lavica smaltata. Un lavoro magnifico! Per ciò che riguarda l'inventario, un nuovo software consentirà di garantire una migliore gestione delle collezioni nazionali. Infine, il terzo grande progetto: l'inaugurazione dei sentieri storici. Il primo sarà inaugurato durante l'estate del 2024 e inviterà il pubblico a scoprire il patrimonio culturale della Rocca, a Monaco-Ville. Avremo una passeggiata culturale organizzata nel tardo pomeriggio con possibilità di completare il percorso con un aperitivo o una cena sulla Rocca... Perché anche la gastronomia è una questione di patrimonio.
Un luogo di Monte-Carlo Société des Bains de Mer al quale è particolarmente affezionata?
Françoise Gamerdinger: Ce ne sono diversi, ma se dovessi sceglierne uno in particolare, direi l'Hôtel Hermitage Monte-Carlo. È un luogo magnifico di cui apprezzo particolarmente l’affascinante profumo di storia che permea le sue mura. Muri che parlano! Come quelli della sala Belle Époque oppure il tetto in vetro... Un luogo molto eloquente gestito, ovviamente, con grande professionalità e con il quale mantengo una stretta collaborazione nell'ambito dei programmi che sono chiamata a sviluppare. È un posto molto popolare tra gli artisti che invito.
Cosa significa per lei essere la prima donna a ricoprire la carica di Direttrice degli Affari Culturali?
Françoise Gamerdinger: Spero innanzitutto di non essere stata scelta perché sono una donna (ride). Mi sembra importante capire che ogni professione è soprattutto una questione di competenze. E voi mi chiamate “Direttrice”, ma SAS il Principe Alberto II mi ha nominata Direttore degli Affari Culturali e io continuo a farmi chiamare “Direttore” senza che ciò mi disturbi minimamente. L'importante è aver avuto fiducia in una donna e nelle sue capacità, non femminilizzare la professione. E voglio insistere su questo. Mi sembra che ci concentriamo troppo spesso su questi dettagli “cosmetici”. Personalmente, mi diverte molto il termine "Direttore", perché l'essenziale è altro.
Come si riflette tutto ciò nella politica culturale che porta avanti?
Françoise Gamerdinger: Si tratta di pensare a tutti tenendo presente che una generazione può “accompagnarne” un’altra. Mantenere questo legame, suscitare il desiderio di scoprire, di condividere, di trasmettere, e questo, tra tutti e a tutte le età, mi sembra essenziale. Forse sono le reminiscenze del mio primo lavoro, visto che per quindici anni sono stata insegnante di lettere. Capirete quindi come l'educazione artistica, soprattutto tra i giovani, mi stia particolarmente a cuore. Da qui deriva in particolare il mio sostegno al Pavillion Bosio, l’École supérieure des arts plastiques de Monaco, ma anche all'Accademia di Musica e di Teatro Principe Ranieri III, all'Accademia di Danza Principessa Grace... Si tratta dei nostri futuri artisti. Per ciò che riguarda il pubblico, invece, è importante risvegliare la curiosità dei giovani, dando loro qualcosa su cui riflettere, da immaginare e, perché no, svelando in loro desideri artistici. Mi sembra che questa sia una sfida importante per il Dipartimento per gli Affari Culturali. E, in generale, si tratta di aprire l’accesso alla cultura a quante più persone possibile praticando una politica dei prezzi alla portata di tutti. Proprio come i concerti del Printemps des arts offerti a titolo totalmente gratuito... Non dovrebbero esserci ostacoli al desiderio di scoprire, vedere, ascoltare, sentire, qualunque sia l'età del pubblico.
Qual è il suo più bel ricordo “culturale” a Monaco?
Françoise Gamerdinger: Direi la prima edizione della Festa (Fate) della Danza nel 2017! L’idea e la realizzazione del progetto orchestrato dal Direttore Coreografo dei Balletti di Monte-Carlo Jean Christophe Maillot – un’intera notte di danza attorno alla Place du Casino, ndr – rappresentava una vera sfida. E a me piacciono molto le sfide! L'atmosfera era davvero straordinaria, dal tardo pomeriggio fino al primo mattino. Un grande ricordo!
Qual è stato il suo ultimo “colpo di fulmine” in ambito culturale?
Françoise Gamerdinger: Ne ho avuti due. L’ultimo nel Principato è stato il balletto L'Enfant et les sortilèges, opera di Maurice Ravel rivisitata da Jean-Christophe Maillot nel 2023, per le vacanze di Natale. Questo spettacolo è stato il culmine di una collaborazione tra tutte le istituzioni culturali : i Balletti di Monte-Carlo, l'Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, l'Opera di Monte-Carlo, le Accademie di danza e di musica. Per me è un progetto culturale riuscito: rappresenta l'unione e l'incontro di tutti i talenti delle nostre istituzioni monegasche e il coinvolgimento delle giovani generazioni. E poiché la mia missione mi invita a guardare ciò che accade “altrove”, ricordo anche, fuori dal Principato, la mostra Mode et sport, d’un podium à l’autre, al Museo delle Arti Decorative di Parigi. Una mostra che ho trovato davvero deliziosa. Una mostra che, ancora una volta, parla a tutti e che dimostra quanto sport e cultura siano strettamente legati.
Tra spettacoli esclusivi e concerti unici, serate trendy e grandi eventi sportivi, tra incontri gastronomici, enologici e perfino filosofici... È tempo di segnare il calendario per non perdersi nulla dell'intenso programma culturale di Monaco. Mano ai calendari!
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